E’ stato presentato stamattina in conferenza stampa il “futuro prossimo” della galleria di Palazzo dei Diamanti, contenitore culturale della città di Ferrara. Il 2022 sarà caratterizzato dalla riapertura al pubblico del prossimo settembre, dopo importanti lavori di ristrutturazione post sisma.

Dal 17 settembre 2022 al 16 gennaio 2023, le rinnovate sale dei Diamanti ospiteranno “Museo della Follia”, una mostra che indagherà il complesso rapporto tra arte e follia, prendendo in esame una serie di esempi della produzione figurativa compresi tra il XV secolo e i giorni nostri. In questo appassionante viaggio, il binomio arte e follia verrà raccontato attraverso testimonianze figurative di visioni, di allucinazioni, di turbamenti, di forme e colori. Il percorso si focalizzerà su alcune tematiche di eccezionale importanza e di immediata comprensione per il pubblico: L’artista irregolare, Nati sotto saturno, Melanconia, Magia – divinazione – inganno, Follia d’amore, Istantanee della follia. Le opere presentate nelle sei sezioni tematiche saranno poste in dialogo con installazioni di grande suggestione, offrendo un percorso espositivo di assoluta originalità.

LA SAUNA DEL DUCA – Nel frattempo, sarà valorizzata anche la “sauna del Duca”, ritrovamento archeologico ottenuto lo scorso inverno nel corso dei lavori di ristrutturazione, che hanno portato alla luce – nel vano dell’ingresso di Palazzo dei Diamanti – una vasca con seduta, schienale e fori per l’acqua. Si trovava alla sinistra dello storico ingresso del Palazzo, al di sotto del piano di calpestio, e – secondo gli archeologi coinvolti nell’operazione –  la “sauna del Duca” risalirebbe al periodo estense, più precisamente alla fine del Quattrocento, e che promette di aggiungere particolari importanti alla vita dell’epoca.

Esemplari analoghi, seppur non del medesimo livello artistico, sono già presenti in città, ad esempio a Casa Romei e a Palazzo Tassoni, così come ne sono stati identificati a Palazzo Ducale di Urbino e a Firenze. Per il team di esperti all’opera nel cantiere, questo rinvenimento costituisce una sorta di conferma. Come ha dichiarato Chiara Guarnieri, archeologa responsabile della tutela di Ferrara, “ci aspettavamo questo ritrovamento: a seguito delle indagini  realizzate nei mesi scorsi, infatti, avevamo ipotizzato la presenza di antichi ‘bagni’ in questa ala di palazzo Diamanti“. Guarnieri ha inoltre chiarito che si tratta di “una vasca in marmo, ben conservata, che serviva per le abluzioni. Anche in molte fonti si parla del gusto del bagno degli Estensi“.

FONTE: Ufficio stampa Fondazione Ferrara Arte/comune di Ferrara