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Con lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, l’Italia chiude il capitolo della legislatura corrente, che ha visto al timone del Ministero delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

“Sono felice e orgoglioso della centralità che le politiche per la cultura e il turismo hanno conquistato in questa legislatura. Quello che abbiamo fatto in questi quattro anni è stato scommettere sulla cultura come chiave per costruire il futuro, una direzione possibile verso la quale c’è ancora molto da lavorare ma sono certo che non si tornerà mai più a ‘con la cultura non si mangia’. – ha commentato Franceschini facendo un bilancio dell’operato del suo ministero –  Questa legislatura è stata caratterizzata dalla fine della lunga stagione dei tagli, dalla crescita delle risorse del MiBACT dall’arrivo di nuovi fondi e regole per la tutela del patrimonio, da nuovi investimenti e nuove assunzioni, dal successo dei grandi progetti culturali, primo fra tutti la rinascita di Pompei, e da importanti leggi di settore. Penso alla legge cinema e alla legge sullo spettacolo dal vivo, che serviranno a rilanciare due settori strategici per il nostro paese, ma anche alla riforma del ministero che ha permesso il superamento della contrapposizione tra la tutela e la valorizzazione del patrimonio, la nascita dell’ArtBonus, il superamento della presenza dei privati nella tutela del patrimonio, la creazione del sistema museale nazionale, con direttori selezionati con bandi internazionali, e da una nuova articolazione delle soprintendenze con presidi più efficienti e più vicini ai cittadini. Interventi concreti anche per il turismo, dalla rinnovata governance dell’Enit alle politiche per incentivare la sostenibilità e lo sviluppo di nuove esperienze di visita su tutto il territorio nazionale. Molte delle azioni realizzate in questi quattro anni – conclude Franceschini – sia in termini di risorse sia dal punto di vista di scelte e regole, sono irreversibili indipendentemente da chi si troverà al governo”.

Fra le novità importanti degli ultimi 4 anni c’è l’istituzione dei distretti turistici, arrivati nei giorni scorsi a 50. Gli ultimi 7 sono i distretti turistici di “Val di Magra e Unione dei Comuni della Val di Vara” in Liguria; “Altopiano della Sila” in Calabria; “Valli di Apua” in Toscana; “Centro Lario” in Lombardia; “Majella Madre” in Abruzzo; “Le Terre di Aristeo” in Basilicata e il distretto turistico della provincia di Taranto in Puglia. L’obiettivo è quello di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, accrescere lo sviluppo, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e produzione di servizi, favorire gli investimenti e l’accesso al credito e  snellire i procedimenti amministrativi. 

E a fine anno sono arrivati i numeri del 2017 per il settore. Per lo stesso ministro quello appena concluso è stato un “anno record per i musei (+9% visitatori e +13% incassi) e per il turismo (+7,8% arrivi e +7% spesa stranieri in Italia)”, come ha commentato sui social network. I dati ufficiali e quelli delle principali associazioni di categoria raccolti dalla Direzione Generale Turismo del MiBACT e da ENIT consolidano la tendenza positiva registrata nel primo semestre dell’anno e confermano che il 2017 è stato un ottimo anno per il settore.  “Il turismo in Italia è in forte crescita –  ha dichiarato Franceschini – con i primi segnali positivi per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall’estero.  Bene anche il turismo sostenibile, con un primo successo dell’Anno dei Borghi dopo quello dell’Anno dei Cammini. Il 2017 verrà ricordato come un anno record per uno dei settori strategici dell’economia nazionale, che è doveroso accompagnare e sostenere nella sua crescita”.