Questa settimana analizziamo, attraverso gli strumenti forniti dal Centro del Patrimonio Mondiale e in particolare modo quelli offerti dal Policy Compendium, in che modo i siti del Patrimonio Mondiale lavorano attivamente all’implementazione delle 5C.

Comunicazione, Conservazione, Capacity Building, Credibilità e Comunicazione sono quegli elementi che, a partire dalla Dichiarazione di Bucarest del 2002, hanno costituito il filo rosso che ha segnato la strada delle indicazioni fornite dal Centro del Patrimonio Mondiale, attraverso gli aggiornamenti delle Operational Guidelines – Linee Guide Operative, per l’implementazione della Convenzione per la Conservazione e la Trasmissione del Patrimonio Mondiale e Culturale del 1972.

Benché nell’opinione pubblica e anche in quella di molti operatori il “tempietto UNESCO” sia un bollino d’eccellenza che vale per sé stesso, ai fini della notorietà e dello sviluppo di economie di turismo, l’ingresso nelle World Heritage List – oltre ad essere un lungo, stimolante e faticoso processo di comunità – costituisce una responsabilità, poiché i beni culturali tangibili e intangibili, così come i beni naturali che lo conquistano, devono contribuire alla costruzione della pace attraverso la diffusione delle buone prassi in materia di cultura, disseminazione, accessibilità e sviluppo – esattamente a corollario dei principi dell’UNESCO, United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, la quale “contribuisce a costruire un mondo di pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di educazione, scienze e cultura”.

La Convenzione sul Patrimonio Mondiale è uno strumento giuridicamente vincolante che fornisce un quadro intergovernativo per la cooperazione internazionale per l’identificazione e la conservazione delle proprietà naturali e culturali più importanti al mondo. La Convenzione stabilisce i doveri degli Stati firmatari e con la ratifica della Convenzione, ogni Paese entra in un sistema di cooperazione internazionale per proteggere il patrimonio culturale e naturale mondiale e si impegna a conservare i siti del patrimonio mondiale situati sul suo territorio. Gli Stati parti sono incoraggiati a integrare la protezione del patrimonio culturale e naturale nei programmi di pianificazione regionale, istituire personale e servizi nei loro siti, intraprendere ricerche di conservazione scientifica e tecnica e adottare misure che conferiscano a questo patrimonio una funzione quotidiana nella vita delle comunità.

Il Compendio sulla politica del patrimonio mondiale (LEGGI TUTTO >>) è un database delle politiche del patrimonio mondiale. È organizzato attorno ai 5 obiettivi strategici della Convenzione, noti come 5C insieme a un primo capitolo sulle politiche generali.

I suoi obiettivi sono:

-Fornire una fonte consolidata di decisioni politiche prese ai sensi della Convenzione

-Migliorare il processo decisionale da parte del Comitato del patrimonio mondiale e degli Stati parti per una migliore attuazione della Convenzione del patrimonio mondiale e per la conservazione, la gestione e la protezione delle proprietà del patrimonio mondiale in futuro

-Migliorare la comprensione da parte degli Stati Parte in modo che possano affrontare meglio l’identificazione, la protezione, la conservazione, la presentazione e la trasmissione del patrimonio culturale e naturale attraverso l’attuazione della Convenzione, nonché la preparazione dei fascicoli di candidatura

-Funziona come uno strumento di orientamento, contribuendo alla gestione da parte degli Stati membri delle proprietà del Patrimonio Mondiale quando si affrontano sfide chiave

-Assistere gli Stati firmatari nella revisione delle loro politiche, sistemi giuridici, infrastrutture istituzionali e meccanismi di governance relativi alla gestione delle proprietà del patrimonio mondiale

– Promuovere lo sviluppo delle capacità degli Stati membri per l’attuazione della Convenzione del patrimonio mondiale, compresa una maggiore consapevolezza delle sfide ambientali, sociali ed economiche per la conservazione del patrimonio mondiale.

INDICE

Intro – L’implementazione delle 5C nelle buone prassi dei siti Patrimonio Mondiale

La Conservazione del Patrimonio culturale e naturale: il fulcro della Convenzione

Strategie di comunicazione per il Patrimonio: arti, parole e strumenti digitali

Da popolazione residente a Comunità grazie al Patrimonio Mondiale

Sviluppo delle capacità: migliorare le competenze istituzionali e creare relazioni dinamiche con le comunità 

Credibilità della WHL per una testimonianza equilibrata dell’ Eccezionale Valore Universale 

World Heritage Policy Compendium, on line uno strumento per gli operatori del Patrimonio Mondiale

 

This week we’ll analyze, through the tools provided by the World Heritage Center and in particular the ones offered by the Policy Compendium, how the World Heritage sites actively work on the implementation of the 5C. Communication, Conservation, Capacity Building, Credibility and Communication are those elements that, starting from the Bucharest Declaration of 2002, have constituted the red thread that has marked the path of the indications provided by the World Heritage Center, through the updates of the Operational Guidelines – Operative Guidelines, for the implementation of the Convention for the Conservation and Transmission of the World and Cultural Heritage of 1972.

Although in the public opinion and also in that of many operators, the “UNESCO storm” is a stamp of excellence that is valid in itself for the purposes of fame and the development of tourism economies, entry into the World Heritage List – in addition to being a long, stimulating and arduous process of community – constitutes a responsibility, since tangible and intangible cultural assets as well as the cultural assets that conquer it contribute to the construction of peace through the dissemination of good practices regarding culture, dissemination, accessibility and development – exactly in corollary to the principles of UNESCO, United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, which “seeks to build peace through international cooperation in Education, the Sciences and Culture”.

The World Heritage Convention, adopted in 1972, is a legally binding instrument providing an intergovernmental framework for international cooperation for the identification and conservation of the world’s most outstanding natural and cultural properties. The Convention sets out the duties of States Parties in identifying potential sites and their role in protecting and preserving them. By ratifying the Convention, each country enters in a system of international cooperation to protect the world cultural and natural heritage and pledges to conserve the World Heritage sites situated on its territory. The States Parties are encouraged to integrate the protection of cultural and natural heritage into regional planning programmes, set up staff and services at their sites, undertake scientific and technical conservation research and adopt measures that give this heritage a function in community day-to-day life.

The World Heritage Policy Compendium (READ MORE>>)  is a database of World Heritage policies. It is organized around the 5 Strategic Objectives of the Convention – known as the 5Cs, – including Credibility, Conservation, Capacity Building, Communication and Communities, together with a first chapter on General Policies.

Its aims are:

Provide a consolidated source of policy decisions made under the Convention

Improve decision-making by the World Heritage Committee and States Parties for the better implementation of the World Heritage Convention and for the conservation, management and protection of World Heritage properties in the future

Improve understanding by States Parties so they can better address the identification, protection, conservation, presentation and transmission of cultural and natural heritage through the implementation of the Convention, as well as preparation of nomination files

Function as a guidance tool,  contributing to the management by the States Parties of World Heritage properties when addressing key challenges

Assist States Parties in reviewing their policies, legal systems, institutional infrastructure and governance mechanisms related to management of World Heritage properties

Promote capacity building of States Parties for the implementation of the World Heritage Convention including stronger awareness on environmental, social and economic challenges to World Heritage conservation.

 

Cette semaine, nous analysons, à travers les outils fournis par le Centre du patrimoine mondial et en particulier ceux proposés par le Compendium des politiques, comment les sites du patrimoine mondial travaillent activement à la mise en œuvre des 5C. La communication, la conservation, le renforcement des capacités, la crédibilité et la communication sont ces éléments qui, à partir de la Déclaration de Bucarest de 2002, ont constitué le fil rouge qui a marqué le chemin des indications fournies par le Centre du patrimoine mondial, à travers les mises à jour des Orientations – Orientations, pour la mise en œuvre de la Convention pour la conservation et la transmission du patrimoine mondial et culturel de 1972.

Bien que dans l’opinion publique et aussi dans celle de nombreux opérateurs, la «tempête de l’UNESCO» est un sceau d’excellence qui vaut en lui-même aux fins de la renommée et du développement des économies touristiques, de l’entrée sur la Liste du patrimoine mondial – en plus de être un processus communautaire long, stimulant et fatigant – constitue une responsabilité, car les biens culturels matériels et immatériels ainsi que les biens culturels qui les conquièrent contribuent à la construction de la paix à travers la diffusion de bonnes pratiques en matière de culture, de diffusion, d’accessibilité et développement – exactement en corollaire des principes de l’UNESCO, Organisation des Nations Unies pour l’éducation, la science et la culture, qui «cherche à construire la paix par la coopération internationale dans le domaine de l’éducation, des sciences et de la culture».

La Convention du patrimoine mondial, adoptée en 1972, est un instrument juridiquement contraignant fournissant un cadre intergouvernemental pour la coopération internationale pour l’identification et la conservation des biens naturels et culturels les plus remarquables du monde. La Convention définit les devoirs des États parties dans l’identification des sites potentiels et leur rôle dans leur protection et leur préservation. En ratifiant la Convention, chaque pays entre dans un système de coopération internationale pour protéger le patrimoine mondial culturel et naturel et s’engage à conserver les sites du patrimoine mondial situés sur son territoire. Les États parties sont encouragés à intégrer la protection du patrimoine culturel et naturel dans les programmes de planification régionale, à mettre en place du personnel et des services sur leurs sites, à entreprendre des recherches scientifiques et techniques sur la conservation et à adopter des mesures qui confèrent à ce patrimoine une fonction dans la communauté au la vie quotidien.

Le Compendium des politiques du patrimoine mondial (EN SAVOIR PLUS >>) est une base de données des politiques du patrimoine mondial. Il est organisé autour des 5 objectifs stratégiques de la Convention – connus sous le nom de 5C, – y compris la crédibilité, la conservation, le renforcement des capacités, la communication et les communautés, ainsi qu’un premier chapitre sur les politiques générales.

Ses objectifs sont:

  • Fournir une source consolidée des décisions politiques prises en vertu de la Convention
  • Améliorer la prise de décision par le Comité du patrimoine mondial et les États parties pour une meilleure mise en œuvre de la Convention du patrimoine mondial et pour la conservation, la gestion et la protection des biens du patrimoine mondial à l’avenir
  • Améliorer la compréhension par les États parties afin qu’ils puissent mieux aborder l’identification, la protection, la conservation, la présentation et la transmission du patrimoine culturel et naturel grâce à la mise en œuvre de la Convention, ainsi que la préparation des dossiers de candidature
  • Fonctionne comme un outil d’orientation, contribuant à la gestion par les États parties des biens du patrimoine mondial lorsqu’ils relèvent les principaux défis
  • Aider les États parties à revoir leurs politiques, systèmes juridiques, infrastructures institutionnelles et mécanismes de gouvernance liés à la gestion des biens du patrimoine mondial
  • Promouvoir le renforcement des capacités des États parties pour la mise en œuvre de la Convention du patrimoine mondial, y compris une plus grande sensibilisation aux défis environnementaux, sociaux et économiques de la conservation du patrimoine mondial