E’ stata presentata stamattina la “nuova versione” del MAXXI, che prenderà vita nei prossimi anni per proiettare l’arte contemporanea italiana verso il futuro.

Come la stessa direttrice della Fondazione Maxxi, Giovanna Melandri, ha detto: “Dopo le trasformazioni, l’evoluzione e i risultati dei primi 10 anni, siamo lieti di presentare il progetto che getta le basi per il MAXXI del futuro, all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e dell’innovazione.”

Il progetto vedrà la costruzione di un nuovo edificio sostenibile e multifunzionale, che sorgerà in un’area che affaccia su via Masaccio, che sarà completato da una nuova area di verde urbano attrezzato per raccogliere la meglio la sfida green verso la carbon neutrality.

“In Italia, in tutti i settori, a partire dalla cultura bisogna ragionare sempre in grande e non è un caso che questo progetto si chiami “Grande Maxxi”. Si tratta di una sfida strategica per il Paese, un progetto sostenibile, un investimento sull’arte contemporanea, sulla ricerca, sull’innovazione” –  ha commentato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Grande Maxxi – Il Maxxi è la storia di una sfida importante fin dalla sua nascita e adesso ha un valore internazionale. E’ dentro le principali istituzioni di arte contemporanea e il suo successo conferma l’intuizione di dedicare un grande museo solo all’arte e all’architettura contemporanea. Nel nostro Paese, infatti, per troppo tempo s’è lasciato poco spazio al presente, all’arte contemporanea, alle industrie creative. In realtà c’è uno spazio enorme che abbiamo cercato di colmare in questi anni e su cui dobbiamo lavorare ancora molto. Anche perché è un settore dove l’Italia ha grandi maestri e giovani talenti. In più adesso c’è una finestra temporale incredibile, perché è possibile unire la creatività italiana con i potenti strumenti offerti dal digitale e dalla rete. Essere dentro questo settore è fondamentale per accompagnare lo sviluppo previsto da qui ai prossimi anni”. 

Secondo Franceschini, il Grande Maxxi sarà anche un grande contributo per un altro progetto: i musei, infatti, non sono solo un luogo dove visitare le collezioni, bensì posti dove fare ricerca, formazione e innovazione  e l’area in questione “ha un grande potenziale di sviluppo, grazie ai luoghi che ci sono già e a quelli che si potranno recuperare in futuro, diventando una cittadella delle arti non solo per Roma ma per tutto il Paese”, ha concluso.

 

Fonte: MAXXI/Uff. Stampa MIC