Da questa mattina Palermo è ufficialmente la Capitale Italiana della Cultura 2018: si è tenuta al Teatro Massimo la cerimonia di apertura che ha visto in platea e nei palchetti cittadini, autorità e rappresentanti delle istituzioni. “La vittoria di Palermo è stata una vittoria basata su un progetto molto forte, di convivenza, di dialogo e di apertura, una delle caratteristiche con cui la città sta ricostruendo una vera crescita e rinascita e il logo lo rappresenta nel modo migliore possibile. – ha detto Ministro Franceschini, durante la cerimonia di apertura – Per Palermo il ruolo di Capitale della cultura non finirà il 31 dicembre 2018 ma continuerà sulla base del lavoro fatto in questi anni. Il capoluogo della Sicilia resterà anche dopo quest’anno Capitale della cultura, del dialogo e soprattutto del Mediterraneo.” 

Più di 780 iniziative in calendario – organizzate dal Comune o da enti culturali, teatri e altri partner istituzionali – dei quali oltre 50 eventi internazionali.
Parole-chiave della programmazione presentata saranno #unione, #rete, #integrazione, #condivisione: da qui i progetti come “Al Medina al al Aziz”, che vuole creare un unico parco racchiude i cantieri culturali, il castello e i giardini della Zisa alla palazzina nel cuore della Favorita e la Città dei ragazzi, fino alla presentazione in anteprima del progetto di ricostruzione del suq, della moschea degli Omayyadi e del minareto di Aleppo, patrimonio UNESCO, distrutti nel 2013 durante il conflitto dal parte dall’Aga Khan Trust for Culture.