Dal 2018 alcuni fra siti Patrimonio Mondiale italiani sono stati protagonisti, assieme a siti stranieri dell’area dell’Europa Adriatica, del progetto USEFALL- UNESCO Site Experience For All,  il cui obiettivo è stato valorizzare il potenziale turistico dell’area transfrontaliera migliorando l’accessibilità del suo patrimonio culturale e rimuovendo gli ostacoli fisici, sensoriali e di apprendimento che impediscono il pieno godimento del patrimonio.  

A USEFAL , che è stato finanzia con i fondi el Programma Interreg  Italia-Croazia capitalizza i risultati del progetto EXPO AUS, finanziato dal programma IPA Transfrontaliero Adriatico 2007-2013, hanno partecipato il Comune di Ravenna-Museo d’Arte della città, la Fondazione Aquileia, le città croate Porec e Split  nonché Venetian Heritage Cluster. Questo gruppo di lavoro ha affrontato la sfida comune di superare le diseguaglianze nell’accessibilità e fruibilità del ricco patrimonio culturale dell’area del Programma.

L’approccio del progetto è stato incentrato su una strategia di gestione armonizzata dell’accessibilità dei siti culturali, accompagnata da azioni di marketing coordinate e occasioni di capacity building in materia di impiego di tecnologie digitali e competenze specifiche degli operatori della cultura.  L’approccio transfrontaliero, inoltre, ha migliorato complessivamente l’accessibilità delle destinazioni del patrimonio culturale sostenendo il pieno sviluppo del potenziale turistico dell’area.

Le azioni messe in campo nel corso dei due anni di progetto sono state diverse ma l’intero processo, per quanto commesso, ha portato degli out put interessanti. In primis, grazie alle occasioni di studio e ricerca condivisa, è stato disegnato un nuovo modello pilota di gestione dell’accessibilità nei siti UNESCO, che risulta ora essere una caratteristica intrinseca del valore Universale Eccezionale dei siti in questione. Inoltre, sono state definite modalità di azione replicabili per quel che riguarda l’accessibilità infrastrutturale nei 6 siti UNESCO coinvolti, nonché buone pratiche per la realizzazione e promozione di prodotti turistici (anche ICT) e servizi educativi per persone con bisogni speciali o persone con disabilità.   

E’  interessante sottolineare che, grazie all’approccio del progetto che ha visto centrale la risposta delle attività a specifiche esigenze del pubblico fruitore dei beni e delle attività culturali, nelle diverse fasi di USEFALL è stato costante il coinvolgimento degli stakeholder dei territori coinvolti, proprio perché le risposte prodotte fossero in linea con le specificità delle esigenze poste in luce. Il partenariato ha sviluppato, nel corso dei lavori,  delle linee guida congiunte e replicabili, che possono andare a integrare i  Piani di Gestione dei Siti Patrimonio Mondiale per accrescere l’accessibilità ai luoghi della cultura ma anche per sviluppare processi di comunicazione sul patrimonio culturale che la rendino realmente inclusiva – e quindi oltremodo efficace per tutti i pubblici.