Complesso Monastico Santa Giulia Brescia© Photographic archive Musei Civici d’Arte e Storia de Brescia

“La Regione Lombardia è leader anche in campo culturale e con questo progetto di legge di riordino, che si sviluppa in 42 articoli e che razionalizza il corpus normativo vigente, in qualche caso molto datato, puntiamo a essere sempre più all’avanguardia, valorizzando il binomio tradizione-innovazione”. L’ha detto l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Capellini presentando ieri, con il presidente Roberto Maroni, il progetto di legge di riordino in materia di cultura. “E’ la prima volta – ha sottolineato l’assessore Cappellini – che una Giunta regionale lombarda approva un Testo unico in materia di cultura”.

MAGGIORE TUTELA E PROMOZIONE SITI UNESCO – “Abbiamo introdotto per la prima volta in un testo normativo la volontà di valorizzare i siti Unesco della Lombardia – ha spiegato Cappellini – ed esteso questa attenzione agli itinerari culturali e ai cammini, con particolare riguardo a quelli religiosi. Inoltre abbiamo introdotto norme di salvaguardia e promozione della lingua lombarda visto che l’Unesco l’ha definita, purtroppo, una delle lingue in via di estinzione”.

“Abbiamo messo al centro – ha proseguito – il recupero e la valorizzazione delle identità lombarde, la partecipazione a scambi culturali in ambito interregionale, macroregionale, nazionale e internazionale, con la possibilità di promuovere accordi in ambito europeo. Questo per far sì che la nostra Regione, con le sue eccellenze in ogni ambito culturale, diventi sempre più punto di riferimento anche a livello europeo e internazionale”.

LOMBARDIA PATRIMONIO DELL’UMANITA’ – “Di particolare rilievo – ha sottolineato il presidente Maroni – è la valorizzazione dei siti Unesco, che vedono la Lombardia patrimonio mondiale dell’Umanità con 10 realtà riconosciute e, a questo proposito, ricordo che il 7 e l’8 ottobre, a Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, ci sarà un evento ad hoc di promozione dei siti Unesco italiani”.

NORME AD HOC PER CREATIVITA’ – “Sul versante della creatività, dell’innovazione, della ricerca e della sperimentazione – ha spiegato l’assessore – abbiamo introdotto specifiche norme di promozione. Accanto a ciò viene sostenuta l’attività’ terapeutica della cultura e valorizzato il ruolo del volontariato culturale. Un’altra novità importante riguarda l’introduzione del ruolo economico del settore culturale attraverso le imprese culturali e creative, in cui stiamo investendo da tempo con strumenti ad hoc”. “Inoltre – ha aggiunto – abbiamo voluto aumentare la possibilità di fruizione culturale per i giovani e le scuole”. 

PIANI INTEGRATI E FONDO UNICO CULTURA – “Due ulteriori novità – ha precisato l’assessore Cappellini sono rappresentate dai Piani integrati della cultura e dal Fondo unico della cultura. La Regione intende incoraggiare la presentazione di progetti di ampio respiro, che riguardino più ambiti territoriali e che vedano una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Il

Fondo per la cultura, invece, sostituirà i diversi fondi previsti oggi per ciascun settore, rendendo più agevole l’utilizzo delle risorse e consentendo il sostegno di progetti multidisciplinari, attualmente a cavallo tra diverse politiche”.

Fonte: Regione Lombardia