Segnaletica UNESCO DolomitiSegnaletica UNESCO Dolomiti

l Comune di Auronzo di Cadore è il primo in Veneto a dotarsi del cartello che rende esplicita la presenza, all’interno del territorio amministrato, di una parte del Bene UNESCO. La targa ora accoglie i numerosi turisti che frequentano le sponde del lago di Santa Caterina e le montagne circostanti. La stessa proposta ha raggiunto tutti i Comuni il cui territorio rientra nell’area del Sito UNESCO: la Fondazione ha infatti richiesto alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO l’autorizzazione per l’utilizzo dei loghi da parte delle singole amministrazioni, che ora possono cogliere questa importante opportunità.

Oggi, per la cerimonia di inaugurazione, presenti a Misurina, l’assessore al turismo della Regione del Veneto Federico Caner, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher con gli assessore Camilla Larese De Santo e Andrea Costa, Giovanni Carraro sostenitore della Fondazione e il direttore Marcella Morandini.

“Più che una funzione segnaletica questa targa ha un valore divulgativo – ha detto l’assessore Caner –, non indica una demarcazione ma un legame e testimonia l’orgoglio e la consapevolezza di chi vive qui di appartenere a uno dei luoghi più affascinanti al mondo, non a caso considerato Patrimonio dell’umanità: l’orgoglio di poterlo rappresentare e promuovere, la consapevolezza di doverlo difendere. Le Dolomiti non si identificano attraverso un confine amministrativo ma come una realtà geografica e storica naturale: non sono un punto su una mappa, ma l’esposizione permanente di un’opera d’arte creata dalla natura”.

“Dobbiamo essere orgogliosi di mostrare a turisti e residenti l’appartenenza a questo territorio riconosciuto dal mondo un Bene dell’umanità. Questo cartello è infatti un veicolo importante per la promozione del nostro territorio”. Da parte di Roberto Padrin l’auspicio che tutti i comuni del bellunese seguano l’esempio di Auronzo di Cadore e si facciano così primi ambasciatori delle Dolomiti UNESCO: è un’occasione per dimostrare di essere parte attiva nel percorso di valorizzazione del nostro Patrimonio.

La prima cittadina di Auronzo, Tatiana Pais Becher commenta così l’iniziativa: “Per aumentare la consapevolezza di vivere in un territorio Patrimonio dell’Umanità anche i simboli sono importanti. Per questo abbiamo raccolto l’invito della Fondazione e ci siamo attivati immediatamente per la collocazione del nuovo cartello. Un riconoscimento di cui andiamo orgogliosi”.

Quella che appare come una semplice targa prende vita e si carica di molteplici significati, a seconda dei territori in cui viene collocata. E’ anche per questo che la proposta è stata lanciata da parte della Fondazione Dolomiti UNESCO a tutti i Comuni il cui territorio è compreso, anche parzialmente all’interno dell’area core del Sito. “Molteplici significati, ma uno scopo unitario: l’obiettivo è infatti anche e soprattutto quello di uniformare il più possibile gli strumenti di comunicazione per diffondere la conoscenza della aree coinvolte nel riconoscimento UNESCO in modo sempre più omogeneo” sottolinea il direttore della Fondazione Marcella Morandini.

AI PIEDI DELLE TRE CIME, TRA STORIA, MEMORIA E NATURA

Auronzo, Misurina, le Tre Cime, il Monte Piana… La targa consegnata al sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher suggella qualcosa di più di una semplice indicazione geomorfologica. Nell’anno del centenario della conclusione del primo conflitto mondiale, assume un alto significato storico e morale ricordare a tutti che oggi proprio le crode che hanno visto eventi sanguinosi sono diventate Patrimonio condiviso di tutta l’umanità.  Non a caso nel 2015, quando il LabFest, il festival itinerante organizzato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, aveva fatto tappa ad Auronzo, il tema scelto era stato proprio “#Sconfini”: dove prima c’erano le trincee, oggi i popoli delle Dolomiti s’incontrano per condividere il futuro. Impossibile scordare poi quel 25 agosto del 2009 quando l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenne proprio ad Auronzo per celebrare il riconoscimento da parte dell’UNESCO delle Dolomiti come Patrimonio dell’umanità.

Fonte: Fondazione Dolomiti